Poesia nel '400 e '500

Nel 1400 dopo Petrarca non ci sono poeti di un certo spessore, si possono trovare letterati della scuola petrarchesca alla corte di Lorenzo de' Medici.

Nel 1500 un poeta si impone sugli altri, è Torquato Tasso .
Torquato Tasso compose un gran numero di poesie liriche, lungo l'arco di tutta la vita.Fece un lavoro di ripartizione dei testi, distinguendo tra rime amorose e rime encomiastiche e aveva previsto una terza sezione dedicata alle rime religiose ed una quarta di rime per musica, ma non terminò questo progetto.
Nelle Rime amorose è ben riconoscibile l'influenza del Petrarca, insieme però, al gusto per le preziosità linguistiche che con l' intensa sensualità rivelano l'evoluzione verso un linguaggio nuovo che maturerà nella poesia del '600.

1600
E' l'epoca del manierismo e del barocco. Il gusto del particolare, dell'eccentrico, della meraviglia, dell'artificiosità.
Anche in campo letterario è presente l' amore per la raffinatezza, per il gioco metaforico. Lo scrittore barocco si concentra sulle forme, per compensare la limitatezza dei contenuti.Si dà grande importanza alla descrizione minuziosa con aggettivi di peculiarità nascoste appartenenti a uomini,animali o paesaggi.Si usano molto le metafore.
Marino è il maggior poeta di questo periodo. L'Adone è un poemetto in cui parla dell'amore e lo dedica a Maria de' Medici.


“Perfido è ben Amor, chi n'arde il sente,
ma chi è che nol senta o che non n'arda?
E pur la cieca e forsennata gente
segue il suo peggio e'l proprio mal non guarda!
Fascino dilettoso, ond'uom sovente
pasce, credulo augello, esca bugiarda.
Vede tese le reti e non le fugge,
né vorria non voler quel che lo strugge.”