Il maggiore poeta trecentesco italiano è Francesco Petrarca .Egli scrive vari generi e nella poesia riprende la lirica provenzale dell'amor cortese.Il Canzoniere è la sua raccolta di poesie che comprende la vita interiore del Petrarca.
La maggior parte delle rime è di argomento amoroso; una trentina è invece di argomento morale, religioso o politico.
La raccolta è stata divisa dagli editori moderni in due parti: rime in vita e rime in morte di Madonna Laura.
Qui la raffigurazione della donna amata si inquadra nella tematica provenzale: Laura è una donna spiritualmente superiore alla quale il poeta rende omaggio, è modello di bellezza esteriore e virtù interiore, corrisponde alla donna angelicata del dolce stil novo. Petrarca associa il nome di Laura al lauro e gioca sul nome Laura scambiandolo con l'aura come nel sonetto “Erano i capei d'oro a l'aura sparsi”.
L'amore per Laura è il centro della vita spirituale del Petrarca, per il quale tutto, collegandosi agli studi dei classici. In Petrarca si avvertono lo sconforto, il dolore, la volontà di pentimento, e la ricerca di serenità che diventa speranza in lei. Nella poesia del Petrarca la descrizione dei sentimenti trova riscontro o contrapposizione nelle immagini del paesaggio.
“Chiare, fresche et dolci acque,
ove le belle membra
pose colei che sola a me par donna;
gentil ramo ove piacque
(con sospir’ mi rimembra)
a lei di fare al bel fiancho colonna;
herba et fior’ che la gonna
leggiadra ricoverse
co l’angelico seno;
aere sacro, sereno,
ove Amor co’ begli occhi il cor m’aperse:
date udïenza insieme
a le dolenti mie parole extreme.”....